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Thursday, February 13, 2025

Fumetti da leggere e rileggere ~ Febbraio 2025


Fumetti da leggere e scoprire se non li conosci, oppure da rileggere se li hai già letti in passato! Ho scelto cinque titoli tra nuovi e già conclusi da anni, che hanno caratteristiche in comune: coinvolgere il lettore, disegni straordinari, narrazione mai banale, storie originali ed uniche nel proprio genere.
Si tratta di titoli di pubblicazione asiatica. Giapponese e coreana. Fruibili da un pubblico mondiale senza distinzioni.

1️⃣ Cat's Eye ■ Occhi di gatto ¤ Verrà ristampato in italiano a fine febbraio, e su Disney Plus uscirà una nuova serie animata dedicata alla serie. Sebbene a guardare i disegni ed il setting tutto grida "anni 80/90", la narrazione coinvolge il lettore in questa storia senza tempo di tre ragazze proprietarie di un Cafè, che di notte diventano le famose ladre Cat's Eye, pronte a rubare opere d'arte. Riescono sempre nel loro intento e a fine serie viene svelato perché rubavano e con quale criterio scegliessero le loro opere d'arte. L'autore, Tsukasa Hojo, famoso per il suo stile di disegno realistico mentre racconta storie ambientate in un contesto credibile, sì, ma alquanto assurdo se si pensa allo svolgimento delle vicende. Il giusto mix di fantasia e realtà. Il suo nome è da ricordare come maestro di molti altri autori, che dopo essere stati suoi assistenti ed aver imparato il mestiere, hanno firmato opere personali (il più conosciuto Masakatsu Katsura, autore di VideoGirl Ai).

2️⃣ Spy X Family ¤ Un misto di comicità e tematiche serie, ambientato in un mondo che ricorda la guerra fredda e molte vicende storiche europee, amalgamate alla cultura giapponese dell'autore e dei fruitori originali dell'opera. Una storia piena di elementi fantastici ma contestualizzati talmente bene da rendere il tutto credibile e realistico. Personaggi caratterizzati impeccabilmente ed uno stile di disegno manga asciutto e pulito ma estremamente dinamico nelle scene di azione e comicità.
Loid Forger fa la sua prima apparizione nel 2019 sulle pagine di Shonen Jump, è una spia che per completare una missione crea una famiglia adottando una bambina e sposando una donna appena conosciuta. La sinergia dei personaggi, i loro segreti e le loro storie fanno sì che questa "famiglia forzata" in realtà sia la famiglia più perfetta che si sia mai vista. E poi chissà, finita la missione potremo scoprire che i legami tra loro vanno oltre quelli di puro interesse?

3️⃣ Paradise Kiss ¤ Lo sai che stanno ripubblicando Nana di Ai Yazawa per l'ennesima volta? Ma Nana è un manga incompiuto, lungo, e forse con qualche filler di troppo per vendere di più, visto che stava andando davvero molto bene, prima della sua interruzione.
Ma lo sapevi che Ai Yazawa ha pubblicato dei fumetti serializzati su riviste di moda, che di solito non ospitano questo genere di media? Però, Paradise Kiss è una eccezione. Perché è una storia di moda, e poi è risaputo che l'autrice abbia fatto studi di fashion design prima di diventare mangaka. Paradise Kiss è l'ideale continuo di Gokinjo Monogatari, "Cortili del Cuore" nella traduzione italiana. L'unica cosa che hanno in comune è che alcuni dei protagonisti di questa serie erano presenti marginalmente nell'altra, e che entrambe le vicende coinvolgono gli studenti del medesimo istituto d'arte.
Perché questa opera è la migliore di Ai Yazawa? Perché è una storia che ti prende, realistica, che inizia e finisce, ti racconta uno scorcio di vita e la sua risoluzione, ti strappa qualche lacrima, ti fa sognare, e lo fa in soli cinque volumi. Inizia e finisce, ma non va via, resta con te con le sue riflessioni ed insegnamenti. È un'opera realizzata da una autrice che ha raggiunto la sua maturità artistica e pubblica un'opera per il piacere di raccontare e disegnare, senza guardare alla serializzazione lunga per guadagnare di più, fidelizzare il pubblico e vendergli quanti più gadget possibili. Paradise Kiss è pura arte del racconto e disegno, un piacere da leggere e portare nel cuore dopo la sua lettura.

4️⃣ The Age of Arrogance

5️⃣ NOBLESSE

Conoscevi già questi titoli? Quali titoli consiglieresti tu?

Friday, August 4, 2017

Tennis, Ballerinas, Dylan and more

I just came back from vacation as I have to work again tomorrow.
During my 10 days off we had many nice opportunities. So we gave it a try. I took my little Princess to the tennis school I once went to when I was little. I was way older than her, so the plan was only looking at other kids playing. Once we got there, she was like "I wanna join those kids", so I asked the teachers and they made her join the activities. She is still younger than the accepted age but they made an exception. It was fun to look at her play with that tiny tennis racket.

The Princess also had her first time at the cinema. We went to watch Ballerina.
It is a French-Canadian movie that came out in February that none of us had seen by the time. I briefly googled it before buying the tickets, just to be sure it really would tell us a story about some dancer and I found out a few more information. When I showed the trailer to the Princess, she was like "I wanna go to cinema!" and I took her.
The movie was very enjoyable. Good animations, nice scripts, great direction and a lot of fun especially for the guardians of the children. The story is easy enough for the kids to follow, and there are many scenes that result very funny for older public. I appreciated this a lot since the parents need to entertain themselves too while taking the kids to the cinema!
I remember my father sleeping when he took me and my siblings to watch Pokemon! I am glad I had no reasons to fall asleep during this one :D
Simple story: two orphans decide to leave their stay to find fortune and fullfill their dreams in Paris. The girl wants to become a ballett dancer and the boy wants to be an inventor. They both somehow make it. The movie goes about the ups and dows, plus envy of the rich girl who was born and raised by her mother only to be a ballerina, another boy who wants to win the heart of the girl and some friendships and parentig relationships evelopments.
A great movie for kids and, as said, very enjoyable for the parents too. Really, me and the mommy next to me were dying from laughter!
What I wasn´t completely satisfied with, is the Italian dubbing. Italy is famous for having the oldest school of dubbers, being the best dubbing country ever. So, what happened!?
Someone had an amazing idea: one of the main charachter being dubbed from a real Italian ballerina. So Eleonora Abbagnato, great dancer and director of the Theatre in Rome, dubbed Odette. Which was very real when she explained all the dancing steps and amazing when the charachter spoke while seen from the back or not seen at all...but unfortunately very poor while you saw the mouth moving. I think she really practiced a lot, but still the synchronizing part didn´t work out so smooth and the voice was too stiff. It sounded like those automated responders with a registered message. I felt sorry for that, since it was a very nice idea to have her in the casting.
And I wasn´t very satisfied with the choice of who dubs Rudolph and how. Rudy is a Russian ballet dancer who came to Paris because of his skills. Would have been fun to have him speak with a bit of accent. Not a clichee one but like slighlty noticing he might not come from around the corner.
Probably I am too demanding, but I spent a lot of time watching Duck Tales (the old serie) with the Princess and it has such a fine and amazing dubbing that I feel too spoiled for any other dubbing.

If you haven´t watched it, grab a copy on amazon:

 

An update about comics.
Planet Manga is publishing Lupin III from volume 1. It was in stores this month so I just bought it. I am not sure if I ever bought it before (I am pretty sure it was published before) but I don´t remember ever reading it so I decided I should at least read the volume one. I am curious to know how the story is taken care of in its comic version, as I have grown up watching the cartoon.
Bonelli Editore has done its first crossover ever. Dylan Dog and Dampyr are together in one story. The story begins on Dylan Dog 371 and ends in Dampyr 209. Both comics are on sale in August and have two different covers that, put next to each other, will give you the whole illustration. I bought them all four and will be posting the picture of them together later today on my instagram, so be sure to check it out.

Wednesday, June 5, 2013

Muenchener ComicFestival 2013

Ve la ricordate quella ragazzina di appena 19-20 anni che girava indaffaratissima per le fiere, parlava con tutti, conosceva tutti, ed era conosciuta da tutti?
Quella che nel giro di un paio d'anni ha iniziato a ricevere telefonate da chiunque organizzasse qualcosa riguardante il fumetto in giro per la Campania e che qualche volta ha fatto anche trasferte a Lucca e Milano per prendere parte a determinati progetti?
Sì, lei. Sembra si fosse nascosta da qualche parte, ma non è riuscita a nascondere troppo il suo io. L'abbiamo trovata.

Certo, hai capito bene: sto parlando di me. Siem, Siemgirl, Valentina. Mi conoscono tutti.
E se non mi conoscono, è perché ancora non hanno fatto 2 + 2. In fondo ho cancellato il mio vecchio blog con collezioni di foto di me con chiunque. E non foto da fan che fai alla fiera diecimila tutte uguali. Foto di dietro le quinte con autori, disegnatori, sceneggiatori, redattori, cantanti di sigle, organizzatori di mostre e fiere, aiutanti vari, poster e locandine.
Foto da dentro la sfera e non fuori.

Dicevo, vi ricordate certamente di me, voi fumettofili italiani.
Ho conquistato l'estero. Haha!

Rischio di essere fuorviante.
Volevo parlarti semplicemente della fiera del fumetto che si è tenuta a Monaco di Baviera dal 29 maggio al 2 giugno. Credo sia un racconto interessante per chi non c'è stato e anche per chi c'è stato. Quelli che ci son stati erano la maggior parte tutti tedeschi, ma c'era una bella fetta italiana.
Non solo i numerosi ospiti ma anche qualcuno del pubblico, me esclusa.
Me ne sono accorta quando spesso al mio stand mi chiedevano se fossi francese (?!?!?!?), alla risposta "No, italiana!" attaccavano tutti a parlare italiano e raccontavano d'essere italiani nati qui o arrivati qui per vari motivi. Figo!?

Il mio stand. Certo, quest'anno ho partecipato attivamente da ausstellerin allo stand di ToonsUp.
Se non sai cosa sia ToonsUp, fai un giro sul sito e registrati! E' una piattaforma per artisti e appassionati riguardante principalmente il fumetto e l'animazione.
Vi sono artisti che pubblicano anche altre forme di arte, ma principalmente è fumetto.
Gli artisti possono caricare i propri disegni online e tutti gli altri utenti possono leggere le loro storie, commentarle, votarle, partecipare alle discussioni dei forum.
La maggior parte degli utenti è di lingua tedesca. L'interfaccia è multilingue, può essere cambiata facilmente. Allo stand in fiera è venuto anche un ragazzo francese membro di ToonsUp. Quindi perché non estendere il tutto anche all'utenza italiana? Iscrivetevi!
Lo stand di ToonsUp ha distribuito delle cartoline stampate appositamente per la fiera, venduto fumetti realizzati dai suoi utenti, poster, tazze, borse, magliette e spillette.


Queste le cartoline che abbiamo distribuito al nostro stand. Io le trovo bellissime!

La fiera si è svolta in diverse località e svariati edifici in lungo ed in largo per Monaco. La sezione mercato era in KunstlerHaus (presso Lenbachplatz) e Altes Rathaus (presso Marienplatz).
Nel KunstlerHaus è stato possibile visitare le mostre, tra le quali i 75 anni di Superman, i 75 di Spirou e Gastland Italien (Nazione Ospite Italia); all'ultimo piano vi era una saletta per le conferenze e gli incontri, al primo piano gli stand delle case editrici grosse (tipo Panini).
Nel Altes Rathaus gli stand di collezionisti, fumetterie e case editrici più piccole od autoproduzioni.
Molte mostre sono disperse per la città, come quella tributo a Robert Crumb, nell'Amerika Haus.
Interessante sapere che vi era una mostra dedicata a Daan Jippes e Ulrich Schroeder, autori Disney, nella Mohr Villa... che si trova a mezz'ora di metropolitana+camminata sotto la pioggia+bestemmie varie, che si potrebbe riassumere in tedesco con am Arsch der Welt.
La cosa buona è che queste mostre (ad eccezione di quelle nella KunstlerHaus) sono visitabili fino a fine di giugno e molte sono ad entrata gratuita. La cosa cattiva è che hanno ben pensato di fare degli eventi coinvolgendo gli autori nei luoghi di queste mostre, e teleportarsi da un posto all'altro non era una cosa molto semplice.

Le mostre della KunstlerHaus che ho visitato erano molto carine ed interessanti. L'unico neo per me è stato che tutte le cartellette con le spiegazioni fossero in tedesco. Non che abbia problemi a parlare o capire la lingua, ormai, solo una noia mortale leggere duemila milioni di righe in piedi mentre ci sono tanti disegni da guardare! Non le avrei lette fino in fondo in italiano, figurarsi in tedesco!
Peccato, perché avrei potuto scriverti qui adesso qualcosa di carino che sicuramente non sai già e che io avrei potuto scoprire sulle cartellette.
Oh, beh! La mostra di Spirou erano tutte tavole in francese! Cosa avrei potuto capirci? Noia leggere i balloon!
Però almeno quella sugli italiani aveva il testo in italiano nelle vignette, dove c'era. Fantastico!
Soprattutto fantastico quel disegnatore che è stato uno dei primi ad arrivare alla Marvel, e che era ben riconoscibile per le sue tavole dipinte, che qualche anno fa (dieci forse? andavo al liceo!) era tanto adorato ed aveva fatto tanto scalpore...
Ma sì, proprio lui...


GABRIELLE Dell'Otto! Come dimenticarselo?!
Ero io lì, in mezzo a mezzo milione di tedeschi che secondo me neanche ne avevano sentito mai parlare, e ridevo. Ridevo come una pazza. Non è possibile!
Questa è l'unica foto di mostre che ho scattato. Bellissima e significativa vero?

A proposito di fumetto italiano.
Cercavo tra le bancarelle delle case editrici piccole qualche autore tedesco. Ho chiesto ad un ragazzo di una casa editrice piccola ma non troppo. Volevo autori tedeschi. Anche lui era autore di due libretti della casa editrice. Però non mi piaceva il suo stile. Per fargli capire, gli ho detto: sono italiana, saranno almeno 20 anni che sguazzo tra il Disney made-in-Italy e Bonelli, quindi vorrei qualcosa di diverso e tedesco ma che sia accessibile alla mia mente che ha comunque una sua forma particolare.
Alla parola Bonelli fa una faccia come se chissà di cosa stessi parlando.
Bonelli. La casa editrice.
Quella italiana.
Hai presente?
Aspetta, conosci Dylan Dog?
Al che lui fa "aaaaah Dylan Dog sì! E che fa Dylan Dog?"
"Quello è un fumetto Bonelli. I fumetti Bonelli hanno quel formato, sono in bianco e nero e sono abbastanza realistici nei disegni."
Finalmente aveva capito! Aveva capito che i fumetti in cui l'anatomia è un optional non fanno per me! E dunque non è stato capace di consigliarmi nulla di interessante, ma mi sono riuscita a pescare da sola due fumetti di autori tedeschi che sembrano interessanti. Vedremo cosa ne penserò dopo averli letti.
Però essere fumettista e non sapere cosa sia la Bonelli, significa non sapere la storia del fumetto. E non del fumetto italiano ma europeo e mondiale!
Se permettete, io li so i nomi di 3-4 grandi case editrici delle nazioni più conosciute del mondo. Non so i nomi di case editrici indiane, sudafricane o norvegesi, ma Francia, Spagna, Italia, Germania ed Inghilterra le so!

Andando avanti!

Direi che parlando di mostre, carina quella sul DuckWorks. In realtà l'ho visitata di fretta e furia perché a breve sarebbe cominciato il workshop con Ulrich Schroeder ed io, TariToons e Kuto non volevamo perderlo!
Il workshop era una lezione sul come disegnare i personaggi Disney. Sono sincera: non credo aver mai disegnato i personaggi Disney prima di quel momento. Forse mezza volta nel periodo tesi di laurea su PK. Ma nella mia testa non c'è mai stato un pensiero del tipo "Adesso imparo a fare i personaggi Disney e poi ci vado a lavorare.". Probabilmente perché sin da piccolissima ero stata disincantata dalla magia Disney prima ancora di poterla considerare una possibilità di lavoro. Neanche avevo deciso di diventare fumettista e già avevo avuto una chiacchierata con qualcuno che sconsigliava di andarsi a buttare in Disney.
Eppure, neanche i disegnatori Bonelli sono così felici.
Alla fine dei conti, lavorare per una casa editrice più grossa su personaggi che anche se non sei bravissimo a far recitare vendono lo stesso a scatola chiusa, ti fa fare le ossa e ti fa imparare tante piccole cose. Rispettare scadenze, dar conto ad uno sceneggiatore, cambiare vignette perché quello sopra di te non le approva... esperienze che ti faranno essere più grande un domani.
Tornando a Schroeder, lo avevo conosciuto due anni fa allo scorso festival monacense. La chiacchierata con lui fa parte di quei pochissimi tesori luccicanti che la mia breve vita tedesca custodisce orgogliosamente. Mi disse di fare le valigie e tornare in Italia immediatamente, se volessi fare la fumettista.
Per motivi miei son rimasta in Germania. E sinceramente non me ne pento.
Gliene ho parlato, ed è stato felicissimo di trovarmi ancora lì ma con delle idee più formate in testa rispetto a due anni fa.
Il workshop di per sé è stato interessante. Appena avrò voglia farò le scansioni delle mie creazioni.
Il dopo workshop è stato ancora più interessante.
C'è stata questa chiacchierata e poi ha dato delle dritte a me, TariToons e Kuto... come usare i pennelli, la carta e altre cose riguardanti il tratto.
Ci ha mostrato delle tavole e le ha commentate... insomma, un'esperienza ineguagliabile!
Grazie Ulrich!
La via del ritorno da Mohr Villa al Rathaus è stata lunghissima. Pioggia a dirotto che ha inzuppato i nostri disegni autografati da Schroeder, l'autobus che non arrivava, la metro piena di tifosi del FCBayern...
Però ce l'abbiamo fatta!


Una scena del workshop, Schroeder si accinge a terminare il disegno di Qui Quo Qua (sulla destra) ed ha da poco terminato un disegno di Paperinik (sulla sinistra. Quando un bimbo glielo ha chiesto, ha aggiunto che non aveva mai disegnato storie di Paperinik ma che essendo Paperino mascherato gli era possibile a grandi linee poterlo disegnare. Ottimo risultato. Aggiungo una curiosità: TariToons gli ha chiesto Darkwing Duck, e purtroppo non gli era possibile disegnarlo così a freddo senza un character sheet). In questo preciso istante Ulrich sta spiegando perché spesso e volentieri i disegnatori utilizzano un pastello colorato per le matite e poi ripassino ad inchiostro nero.
So che te lo stai chiedendo anche tu, e te lo dico: perché quando poi si effettua la scansione si può escludere il canale del colore ed avere solo l'inchiostro nero pulito senza dover lavorarci sopra ulteriormente!

Credo che per il momento mi fermo qui, troppe informazioni tutte in una volta!
Buona lettura e a presto con qualche appunto dalle conferenze che ho seguito in fiera!

Friday, May 31, 2013

T-shirts per la fiera di Monaco

Ho creato delle magliette, borse e spille per la fiera del fumetto di Monaco di Baviera. Queste creazioni sono da ieri disponibili presso lo stand ToonsUp, in Altes Rathaus (Marienplatz 15, l'entrata è sotto il portico che conduce a Tal e Viktualienmarkt) al primo piano, stand n. 38.

I created some tshirts, bags and pins for the Munich comic fair. Those creations are available since yesterday at ToonsUp stand, in Altes Rathaus (Marienplatz 15, the entrance is under this arch which gets you from Marienplatz to Tal and Viktualienmarkt) at first floor, stand n. 38.

Ich habe fuer die Muenchener ComicMesse tshirts, taschen und pin-buttons designed. Die sind bei ToonsUp-stand verfugbar. Der stand ist im Alten Rathaus (Marienplatz 15, unter dem bogen der zur Tal und zum Viktualienmarkt bringt) 1. stock, stand n. 38.


Saturday, April 7, 2012

Recensione - A town where you live


E' uscito un po' di tempo fa. Io per ovvi motivi l'ho iniziato da poco ed ho letto tutti i volumi fino ad ora disponibili, otto.
Si tratta di una commedia romantica il cui protagonista è un ragazzo liceale.
Dal primo volume son rimasta piuttosto delusa dall'incipit. L'ho trovato molto forzato. Una scusa banale per dare il via ad una storia qualsiasi in cui c'è un lui, una lei, ed un gruppo di amici. Poi per fortuna il tutto si è ripreso.
Haruto vive in un paese di campagna presso Hiroshima. Yuzuki è una ragazza nata e cresciuta a Kyoto il cui padre ha origini nello stesso paese in cui Haruto vive. Per oscure ragioni, Yuzuki si trasferisce a casa di Haruto per frequentare il liceo del paese.
Eh? Cosa!?
Sì, inizia così. Nulla di più stupido per chiudere il fumetto dopo le prime tre pagine, no?
Eppure, chi la dura la vince, e io in genere mi impegno sempre per leggere. Ok, diciamo nella maggior parte dei casi.
Vi sono degli sviluppi carini. Più avanti si chiarisce anche il motivo del trasferimento di Yuzuki, che in qualche modo è accettabile. Poteva semplicemente essere meno frettoloso e irrealistico dall'inizio.
A favore di tutto, però, la narrazione è ottima ed i disegni anche sono molto belli seppure semplici.
Fino a circa il volume 6 vi è un primo ciclo narrativo, dal settimo si sviluppa un secondo nucleo narrativo. L'ottavo volume contiene sviluppi che non mi lasciano molte aspettative potive e mi hanno un po' delusa. Diciamo che mi aspetto d'essere sorpresa bene, altrimenti diventa una storia un po' banale così come un po' era sembrata all'inizio.



A town where you live, di Kouji Seo, edito da GP Publishing.

Monday, March 26, 2012

Recensione - Strobe Edge #1 #2

Si dia il via a questo blog.
Sperando che non muoia su sè stesso come altri blog che ho iniziato a curare e poi ho abbandonato a metà dell'opera.
Questa volta inizio trattando le mie ultime letture, e mi propongo di scrivere qualcosina a proposito di tutto ciò che leggerò in futuro ed anche provare ad andare a ritroso scrivendo qualcosa su letture precedenti.Voglio trattare un manga di recente uscita. Mentre fermentavo l'idea del blog e delle cose da scrivere dopo aver letto il primo volume, è stato pubblicato anche il secondo volume, per cui le mie opinioni sono leggermente cambiate rispetto al volume precedente.
La trama è piuttosto semplice: la protagonista, Ninako, non ha esperienze in amore ed ha da poco iniziato il liceo. La vita scolastica scorre tranquilla con le amiche e col suo amico d'infanzia che, quale originale trovata per uno shouj manga, è innamorato di lei da tempo immemore. Ninako ed il suo gruppetto hanno un simpatico hobby a scuola: fissare il ragazzo più figo e popolare della scuola, Ren. Per una serie di fortunate coincidenze si ritrova a chiacchierare con il famoso Ren, stringendo amicizia e scoprendo quei sentimenti strani che tutte le ragazzine rincorrono.
Affiorano già dal primo volume alcuni tri-quadriangoli amorosi.
Di più non dico perché qualcuno potrebbe non averlo ancora letto ed esserne interessato.
Ed ora qualche mia considerazione personale. Dopo la lettura del primo volume avevo una certa aspettativa. I disegni e la narrazione sono molto buoni, non vedevo l'ora di avere tra le mani il secondo volume. Delicata e dolce la storia, mi aspettavo colpi di scena ed evoluzioni.I bianchi ed i neri sono equilibrati ed il tratto chiaro, essenziale ma dettagliato.
Insomma: a me piace!
Per quanto riguarda il secondo volume, come detto avevo una certa aspettativa. La trama non è invece andata oltre il classico dello shoujo manga. Diciamo che non ha decollato più di tanto. E' la solita, o una delle tante commedie scolastiche che a momenti fanno sussultare il cuore ed a momenti fanno sorridere. Triangoli e intrecci amorosi, famiglie con più o meno problemi, ragazzini con le loro domande sul mondo e sulla vita... gli ingredienti ci sono.
E chissà che il terzo volume non porti qualche innovazione nella narrazione.
C'è da dire, però, che nonostante si attenga molto alle regole dello shoujo, almeno non utilizza forzature o trovate troppo irreali per mandare avanti la storia. E' tutto molto credibile e realistico.
Strobe Edge, opera di Io Sakisaka, è edito da Planet Manga.
Strobe Edge