Non avevo un titolo migliore per questo post.
Non ho avuto internet per qualche giorno. Le idee per scrivere si sono accavallate, ma alla fine non ho scritto nulla offline da poter copiaincollare. Scriverò qualcosa di nuovo prendendo spunto da alcune pagine che ho appena guardato.
Ho ricevuto alcune mailing list di eventi riguardanti il fumetto in Italia.
Inviti a partecipare a gare di cosplay per qualificarsi a questo o quell'altro grand prix che si terrà all'estero, rappresentando ufficialmente l'Italia.
E poi tra le varie mostre, c'è una mostra con tema la Bonelli a Pontecagnano.
E indovinate cosa c'è in programma? Gara di Cosplay.
Oh sì, perché il target di una gara di cosplay è esattamente lo stesso di quello che parteciperebbe a una mostra sulla Bonelli e a un ciclo di conferenze ed incontri con gli autori italiani.
Lo sappiamo bene che tutti quei Naruto in giro per le gare di cosplay sono divoratori dei volumetti di Mister No. Sì, certo. Come se un Naruto qualunque sapesse anche cosa fosse Mister No. O Nathan Never. O Magico Vento. O Zagor. O Legs. O Nick Raider.
Dylan Dog e Tex non li cito perché almeno per sentito dire sono certa sappiamo tutti di cosa si stia parlando. E forse anche Jonathan Steel non è così sconosciuto, visto che se non erro ci fecero una serie a cartoni animati che avrà girato un pochino sui teleschermi del fumettaro medio che abbia circa la mia età.
Tornando al punto, non capisco davvero cosa ci faccia una Gara di Cosplay in un programma di mostra/evento bonelliano. A meno che non sia a tema bonelliano e chi vi partecipi debba interpretare i panni di un personaggio della casa editrice. Sarebbe quantomeno simpatico ed interessante.
Ok, forse in realtà neanche le righe riguardo i giochi di ruolo sono esattamente al loro posto.
Da un lato capisco che alla fine il gruppo di persone che si occupa di fumetto, dalle nostre parti (sebbene io ormai viva tutt'altra parte), sono più o meno sempre le solite 4 che si reincontrano ogni finesettimana a tutte le fiere e fierucole della zona, ma...
Io la vedo giusto come una specie di miele per attirare quante più api possibili in zona e poter gonfiare i numeri delle presenze alla mostra.
Però a parer mio si sarebbero fatte più presenze curando altri aspetti ed evitando che si sovrappongano gruppi che partecipano alla mostra come pretesto per far cose che non hanno nulla a che vedere con le tematiche principali dell'evento.
Sarò noiosa, sarò all'antica, ma sebbene io non sia una assidua lettrice di fumetti Bonelli penso che non bisogna fare un grande insalatone misto giusto per raggiungere numeri. Bisogna vedere la qualità.
Che ce ne facciamo di 10mila presenze ad una mostra sul fumetto nostrano, se 9mila9centonovanta sono lì per caso solo per dare sfogo di narcisismo coi loro costumi mal cuciti, mal curati e terribilmente poco fedeli a ciò che vorrebbero rappresentare? E soprattutto, che senso ha intitolare un evento L'Audace Bonelli - L'avventura del Fumetto Italiano se poi si presentano attività che ben poco hanno a che fare col fumetto italiano?
E non ditemi che gli italiani si classificano sempre a buoni posti nelle competizioni internazionali. E' una cazzata che col fumetto ha poco a che fare.
E devo dire che mi ritengo anche colpevole di aver, ormai parecchi anni fa, iniziato al cosplay molti piccoli innocenti che nulla sapevano di fumetto e cosplay, ma che poco ci hanno messo ad imparare 4 cose e riempirsi la bocca, ed a loro volta hanno iniziato altri... e in altrettanto poco tempo si sono montati sempre più la testa in modo esponenziale.
Io ritengo che il mio bellissimo mondo di carta si sia semplicemente marcito.
La carta bagnata se non asciugata per bene può fare una brutta fine. Già.
Ed ora che ho dato sfogo alla mia negatività vorrei vedere se trovo qualche foto o qualche informazione da chi probabilmente ha preso parte all'evento. Con la speranza di ricredermi e scoprire che è stato curato meglio di quel che immagino io.
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