Monday, June 10, 2013

Missverständnis

Buon mezzogiorno!
Mi ritrovo qui per raccontare un episodio accaduto sabato scorso.
Innanzitutto rassicuro tutti coloro interessati al resto dei racconti riguardo il ComicFestival di Monaco che essi arriveranno presto. Sono ancora senza internet ed ho bisogno di tempo per coinciliare lo scrivere e pubblicare.
Peró  per non far sentire la mia mancanza scrivo un raccontino, e perdonate se al posto delle lettere italiane a volte ci saranno lettere tedesche. La tastiera non é identica e a volte dimentico di controllare se è uscita la lettera corretta.
Dicevo, del raccontino.
Sabato scorso, presso Stachus (Karlsplatz), ero al lavoro fuori il negozio e organizzavo degli espositori. Si avvicina una donna, un po´ anziana devo dire, mi fissa. E poi attacca bottone.
"Che dice quello?"
Alzo gli occhi verso la piazza, c´é una manifestazione. Vedo gente con le bandiere turche e tutto il resto... quindi comprendo si tratti di un´ennesima manifestazione contro gli ultimi risvolti di cronaca in Turchia.
In quella piazza ogni giorno c´é qualcosa, specialmente il sabato. Che si festeggi il risultato positivo del FCBayern, che ci siano gli uomini del "Jesus liebt Dich", quelli di Dianetics o che cavolo ne so... c´é spesso una tamburellata, gente che gira, che urla...
Qualche volta addirittura carrozzoni per legalizzare l´erba!
Che dobbiamo fare, é la piazza dove succedono le cose. Qualsivoglia giorno della settimana si sopporta il fracasso e a fine giornata dopo la chiusura del negozio si alzano gli occhi a vedere che cosa é successo nelle passate ore.
"Oh, si tratta della Turchia, sa é successo che..." e volevo accennare quel poco che sapevo.
"Sí lo so che si tratta della Turchia. Volevo sapere che dice il tizio che parla al microfono."
Mi concentro un attimo per ascoltare. In genere non ci interessa cosa dicono. Se dovessimo stare ad ascoltare tutte le piazzate ogni giorno, credo non riusciremmo a continuare a lavorare nel negozio per oltre una settimana. Il colonnato amplifica il giá forte frastuono e non permette di riconoscere in modo corretto le parole. Ma in quel momento mi é sembrato di non identificare neanche una parola. Che il tipo stesse parlando in turco?
"Mi spiace, c´é troppo frastuono e non distinguo le parole. Ma non mi sembra che si stia parlando in tedesco."
Al che la donna, scocciata dalla mia incompetenza, borbotta "Se fosse stato tedesco avrei potuto capirlo da sola." E scappa via.

Insomma, vuol per caso tutto ció significare che la donna mi ha approcciata proprio affinché le traducessi dal turco?
Perché scusate, parlo quattro lingue ma non mi sembra di aver mai avuto la capacitá di parlare il turco. Cioé che modo sarebbe questo di comportarsi, importunare una ragazza che sta lavorando e pretendere che capisca cosa dicano in piazza in turco?
Ho i capelli leggermente piú scuri, ma non mi sembra di incarnare la tipica turca.
Conosco molte persone che provengono dalla Turchia. Anzi, penso che la maggior parte sia nata qui e che la famiglia sia arrivata qui 3 generazioni fa. Peró hanno tutti il doppio passaporto.
Sono persone adorabili, ma non mi somigliano per nulla. Se guardi un originario della Turchia e guardi me, non c´é similitudine. I miei lineamenti sono diversi.
La cosa mi ha dato coi tanto fastidio che tutta la serata ero ancora irritata.

Entra un turista nel negoyzio, non sa parlare nessuna lingua eccetto la propria lingua madre. Attacca a parlarla sperando di essere capito. A volte se parla italiano o spagnolo e ci sono io... ha fortuna. Se parla russo meglio se ci sia qualche altra collega. Idem col francese e il turco.
Ma che una donna (presumibilmente tedesca) mi si avvicini e pretenda che io debba sapere il turco per dirle cosa dice l´uomo in piazza... ma che mi significa?
Ancora una volta una dimostrazione di mancanza di stile del popolo tedesco.
Se proprio devi, allora puoi usare una di quelle caspita di formule supermegacomplicate della lingua tedesca, ma che sono molto höflich tipo "Mi scusi, per caso sa che sta dicendo l´uomo in piazza, sono molto curiosa ma non capisco il turco. Lei sa parlarlo?"
Non che mi dai per scontato che sono straniera, e visto che ci sono cinquanta turchi in piazza lo sono pure io. Sono in un negozio e sto lavorando, non sono in piazza con una bandiera della Turchia.
E anche se fossi in piazza con la bandiera, potrei semplicemente abbracciare la causa e simpatizzare, pur non essendo turca.

Ma lo connette il cervello la gente, prima di parlare?

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